San Martino al Cimino
Il borgo di San Martino al Cimino è una frazione di Viterbo e dista appena 6 chilometri dal capoluogo della Tuscia. Seguendo una strada che serpeggia tra i verdi monti Cimini si arriva a questo centro abitato dal caratteristico impianto ellittico, situato a più di 500 metri d’altitudine. La sua felice posizione lo rende uno dei paesi più frequentati durante il periodo estivo grazie alle sue giornate fresche ed arieggiate. La campagna circostante con i suoi ulivi, i suoi castagneti ed i suoi filari di viti nonché la presenza, a pochi chilometri, del lago di Vico consentono di immergersi in un’area dal grande valore naturalistico, un territorio da vivere e conoscere attraverso delle rilassanti passeggiate. Mentre ci si approssima al borgo si evidenzia la sua anima medievale già visibile all’accesso del paese quando compare la sua caratteristica cinta muraria ma San Martino al Cimino ha soprattutto un’anima barocca dovuta all’intervento architettonico voluto dalla nobile famiglia Pamphilj nel corso del Seicento. Da non mancare l’appuntamento enogastronomico con il centro cimino che ad ottobre ospita la Sagra della Castagna e del Fungo Porcino in cui è possibile assaggiare questi tipici prodotti locali
Eventi
- Antico Presepe (gennaio)
- Note di Luppolo (luglio)
- Festa della Castagna (ottobre)
- Sagra del Fungo Porcino (ottobre)
Calendario eventi
Cinema e teatri
- Cinema Arena Palazzo Doria Pamphilj : Via Andrea Doria 20
Cosa vedere
L’accesso al borgo è segnato da una porta disegnata dal Borromini che apre il passo al rettifilo su cui si innestano le caratteristiche casette a schiera. Percorrendo la strada in salita si giunge in breve nel luogo più importante di San Martino al Cimino, in posizione sommitale e quindi ben visibile ai visitatori. In questo spiazzo si aprono i due edifici più emblematici di questo centro cimino che rappresentano il potere civile ed il potere religioso. Ed ecco sorgere la medievale abbazia di San Martino con i suoi due campanili che venne fondata dai monaci cistercensi ed il Palazzo Pamphilj, la nobile dimora dell’influente famiglia romana in cui morì di peste la potente Olimpia Maidalchini Pamphilj che aveva ricevuto in dono questo feudo direttamente dal papa Innocenzo X, suo cognato.
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